La Casa Abitata (2017)

“C’era una volta una bella casa, nel centro della città, circondata da una filanda, difesa dal torrente e ombreggiata da due noci. Al suo interno c’erano quattro abitazioni: la casa era abitata da due cani e da una gatta. A breve sarebbero arrivate anche le tartarughe. Tutto era naturalmente regolato dagli animali”

Si potrebbe descrivere cosi, tra molti anni, questa dimora. La temperatura è quella della fiaba, il colore quello della tradizione veneta che esplode dal blu al verde fino a risplendere nell’arancio, la forma è quella della storia riportata a nuova vita grazie alla capacità di catturare la magia viva della luce naturale. La luce, tema molto caro alla progettista, rita scarpinato, che su di essa pone l’accento su tutti i suoi lavori. È il carattere familiare del progetto quello che emerge, il suo parlare domestico che diventa pubblico. Una casa abitata da amici e condivisa con i loro animali.

Ma ora è tempo chiudere le luci, Camilla la meticcia levriera “nata per riposare su morbidi cuscini” rientra nel suo letto, Ziggy guardando la sua serie tv preferita spia dall’alto Mima, la gatta, che esce per cacciare. Tornerà tra qualche ora con un piccione da sgranocchiare per colazione.

Progetto architettonico e luci di Rita Scarpinato

Abitanti: Rita, Zeudi, Chiara, Fabio.
Animali: Camilla, Mima, Ziggy (e le tartarughe)